Nuoto a rischio per i disabili

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“Noi genitori di ragazzi con disabilità intellettiva e relazionale siamo particolarmente amareggiati dopo aver letto la notizia della chiusura dell’impianto Crocera: nonostante la società abbia tentato di prorogare il più possibile tutte le attività agonistiche, comprese quella paralimpica, pur sapendo che altri impianti comunali ricevono contributi per circa 800.000 euro e non forniscono eguali servizi”.
E’ una lettera accorata quella inviata al sindaco Bucci e al presidente della regione Toti da parte dei genitori degli atleti della FISDIR che auspicano che le istituzioni si prendano cura, con opportuni ristori, dell’impianto polisportivo di Sampierdarena in modo che i loro ragazzi possano continuare a nuotare: per la maggior parte di loro è anche terapia socio -riabilitativa ed integrativa sotto ogni tipo di aspetto.
In acqua le differenze si annullano: mentre la pratica di altri sport avviene in contesti che spesso tendono ad enfatizzare il gap fra persone normo dotate e quelle che hanno deficit fisici –psichici in piscina il divario si riduce notevolmente a causa soprattutto del minor peso corporeo.
“Crocera Stadium”, che da 15 anni organizza la manifestazione “Galleggiando e Bolleggiando”, un evento che si propone di abbattere le barriere sociali e psicologiche alle quali decine di ragazze e ragazzi sono sottoposti ogni giorno, è da sempre attenta al mondo complesso della disabilità.


E’ una categoria fortemente penalizzata dagli alti costi per poter fare sport e soprattutto dalla difficoltà di accedere a spazi adeguati: sono davvero poche le società in grado di fornire competenze specifiche e istruttori qualificati.
La Ssdrl Crocera Stadium, affiliata al CSI, nel 2003 ha preso in gestione l’impianto polisportivo di Sampierdarena dopo anni di abbandono.
Rappresenta, da sempre, un importante presidio sociale sul territorio del ponente genovese.


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