Ristori per lo sport in attesa del “verde”

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Sono stati effettuati, dal Dipartimento per lo Sport, i bonifici per 80 milioni di euro a 15.597 fra ASD e SSD che avevano già ricevuto il fondo perduto la scorsa volta .

Le altre 22.775, che hanno fatto istanza per la prima volta a novembre, dovranno attendere ancora qualche giorno.

In totale, durante l’emergenza Covid, il governo ha sostenuto 38.372 fra ASD e SSD con circa 200 milioni di euro.

E’ un ristoro, seppur parziale, per le gravi perdite subite a causa della pandemia con il crollo drastico degli incassi e per investimenti fatti per rendere i centri estivi più sicuri, sanificati ed adeguati alle misure di prevenzione.

Attraverso il CONI, le Federazioni e gli EPS come il CSI, sono stati destinati altri fondi, 10 milioni di euro, ad ASD  e SSD, per stimolare la ripresa con progetti di crescita e miglioramento degli stili di vita attraverso lo sport.

Per quanto riguarda  decine di migliaia di collaboratori sportivi,  lavoratori “semi-fantasmi” che per le norme vigenti non avrebbero avuto  diritto ad alcun sostegno economico, sono stati stanziati 641 milioni di euro da marzo a dicembre.

La speranza è che dal mese di gennaio 2021 la maggior parte delle attività possano riprendere in sicurezza e non ci sia più bisogno di questi contributi.

Oltre al lato economico il mondo dello sport è fondamentale per l’inclusione, per  il benessere fisico e psichico e per molte ragazze e ragazzi rappresenta una passione, uno sfogo positivo ed un argine alla marginalità.

Anche le istituzioni locali cercano di essere vicini al mondo dello sport in questa drammatica fase storica.

Regione Liguria è stata particolarmente attiva per i centri estivi consentendone l’apertura in sicurezza con contributi  per i gestori e sgravi per le famiglie

Il Comune di Genova ha oggi stabilito uno sconto del 30% della Tari per palestre, piscine e centri sportivi.

Sempre il Comune di Genova ad Aprile aveva pubblicato un bando per sostenere con 235.000 euro le ASD e SSD.

Si è scoperto che su 937 società iscritte al Registro CONI hanno partecipato, misteriosamente, solo 103, 90 delle quali hanno ottenuto l’importo che, al massimo, era di 3000


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