Report Caritas su povertà 2023

Condividi su...

Nei giorni scorsi la Caritas ha presentato il report 2023 sulla povertà: una delle grandi paure degli italiani che da tempo non rimanda più solo alle gravi marginalità, se si pensa che il 60% dei nostri connazionali teme di non arrivare alla fine del mese.
Come ha spesso ricordato Papa Francesco troppe persone vengono lasciate indietro, siamo diventati “ analfabeti” nel curare i più deboli ed i più vulnerabili.

Nel nostro Paese circa 5.7 milioni di persone vivono in povertà assoluta, quasi il 10% del totale: in questa condizione c’è il 15.9 % dei bambini ed adolescenti da 0 a 17 anni.

Purtroppo secondo la Caritas Diocesana si allarga anche a Genova la fetta di popolazione che versa in drammatiche condizioni economiche: sono circa 30.000, in pratica una città nella città che spesso non vediamo.

Caritas Italiana e Save The Children ormai da alcuni anni sviluppano progetti per promuovere i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, a partire dal fondamentale ascolto delle persone che vivono in difficoltà.

Rispetto agli altri Paesi europei l’Italia si posiziona purtroppo ai primi posti per la povertà minorile: situazioni di disagio nei primi 1.000 giorni di vita hanno ricadute pesanti in età adulta, limitando lo sviluppo emotivo e cognitivo della persona nel suo insieme.

Dai dati emersi a Genova, dopo una serie di interviste, è emerso che un bambino su cinque è in povertà assoluta, mente in Italia il rapporto è uno su quattro.

Dall’analisi si rileva una grande difficoltà ad acquistare prodotti di uso quotidiano, provvedere a visite specialistiche pediatriche, acquistare presidi medici o medicinali .

L’80% delle donne intervistate ha detto che è costretta a rinunciare ad opportunità lavorative perchè non sa a chi affidare i figli.

Questi numeri evidenziano profonde diseguaglianze sul nostro territorio e certificano l’urgenza di interventi per garantire a tutti i minori il diritto di aspirare a costruire liberamente il loro futuro, senza restare appiccicati alla loro condizione di partenza.

Il rapporto 2023 della Caritas sulla povertà non può lasciare indifferente il CSI, un ente che con un attivismo sociale caratterizzato soprattutto da volontari, da più di 80 anni coniuga sport, educazione ed inclusione.

In questi tempi difficili lo sforzo principale deve essere proprio indirizzato a bambini e ragazzi che per situazioni economiche famigliari non possono permettersi il “ lusso” di fare sport: barriere ed ostacoli che, con un po’ di fantasia ed idee nuove, bisogna superare per accogliere davvero tutti.


Condividi su...