L’Oratorio S. Eusebio a Roma per la Junior TIM Cup

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Sarà l’Oratorio S. Eusebio di Genova a rappresentare la Liguria alle finali nazionali, in programma a Roma a maggio, della Junior TIM Cup 2022- Keep Racism Out.

Nella finale regionale la squadra della Val Bisagno ha avuto la meglio 4-1 sull’Oratorio S. Stefano di Lavagna, squadra comunque coriacea e messa bene in campo, accompagnata a S. Desiderio dal parroco don Andrea Torre, dal Direttore Tecnico del CSI di Chiavari Luca Curotto e da un consistente numero di genitori- tifosi.

Dopo le rituali fotografie  con lo striscione della Junior TIM Cup,  davanti a quelli realizzati dai ragazzi , l’incontro è subito iniziato con un buon ritmo con continui cambi di gioco.

L’Oratorio S. Eusebio passa in vantaggio  al 6° minuto con Cinus che approfitta di un’esitazione della difesa avversaria. Raddoppio due minuti dopo con un bel gol di Spatari, probabilmente il migliore in campo.

La formazione di Antonio Lignani  porta altri pericoli e solo il portiere lavagnese Burattini evita il terzo gol che arriva comunque al 20° ancora con Cinus che sfrutta un altro errore della difesa.

L’Oratorio S. Stefano Lavagna ha il demerito di concretizzare davvero poco lasciando quasi inoperoso il portiere avversario, Leone, impegnato solo in un plastico volo per tiro dalla distanza.

Dopo l’intervallo una lunga fase di equilibrio si spezza al 16° con il gol dell’1- 3 di Podestà: la partita si potrebbe riaprire ma sessanta secondi dopo la chiude definitivamente Battaglia con un destro da venti metri che inganna, rimbalzandogli davanti, Burattini.

Gli ultimi minuti vedono calare il ritmo fino al fischio finale che sancisce il meritato successo dell’Oratorio Val Bisagno.

E’ stata una partita corretta arbitrata ottimamente da Massimo Daneri assistito dai collaboratori Meja e Canu.

“Veniamo da un lungo periodo  difficile, soprattutto per i ragazzi, abbiamo colto con piacere l’opportunità di giocare la Junior TIM Cup- dice don Andrea Torre Parroco S.Stefano Lavagna– come occasione di stare insieme, fare gioco di squadra, stringere amicizie. Lo sport può davvero far crescere, può aiutare ad affrontare le fatiche che la vita ci mette di fronte. E’ uno spazio bello, fecondo per loro che fa tanto bene”.

Don Andrea ha sottolineato anche l’importanza degli eventi collaterali incentrati sul tema del razzismo.

“ Abbiamo lavorato e riflettuto con i ragazzi sul filo conduttore che era sullo sfondo della Junior TIM Cup: un argomento, quello del razzismo, che purtroppo non riguarda il passato ma è di grande attualità. L’importante è che i giovani capiscano gli atteggiamenti corretti che devono coltivare nella loro vita per evitare che nel 2022 ci siano ancora questi problemi e discriminazioni”


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