I campioni ” targati” CSI

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“ A giocare a calcio mi ha insegnato Dio” è il titolo di una bella intervista a Gianni Rivera, pubblicata nei giorni scorsi sul quotidiano “Libero”.

Era un bimbo che scalciava molto e sua madre diceva sempre che aveva iniziato a giocare ancor prima di nascere.

E’ stato uno dei molti campioni affermati in vari sport che hanno iniziato nel CSI.

Il golden boy del calcio italiano, definizione di Gianni Brera, nato il 18 agosto 1943 a Valle San Bartolomeo, frazione di Alessandria,  tirò i primi calci ad un pallone nell’oratorio Don Bosco.

Anche il suo “rivale” Sandro Mazzola fece lo stesso a Torino, alla Crocetta, nell’oratorio salesiano. Racconta che il padre Valentino, indimenticabile campione scomparso nella  tragedia di Superba, ogni pomeriggio faticava a riportarlo a casa: voleva sempre continuare a giocare

Sono davvero tanti i campioni, soprattutto quelli nati entro la metà degli anni 60, ad aver avuto questo approccio con lo sport.

I fratelli Inzaghi, i fratelli Baresi, Maldini, Demetrio Albertini, Marco Tardelli, Antonio Cabrini, Roberto Boninsegna, Giuseppe Signori, Francesco Toldo, Pierluigi Casiraghi e Riccardo Ferri, solo per citarne alcuni a caso.

“Il primo incontro con il CSI fu l’Atalantina, la squadra di un quartiere di Crema- dice  Riccardo Ferri-Ho sempre apprezzato il clima dell’oratorio, del paese, dove ogni successo veniva festeggiato con semplicità e spontaneità. Sono esperienze che rimangono dentro ed aiutano a crescere, a vivere rispettando l’altro ed ad essere rispettato”.

Il CSI dal 1944 non è solo calcio ed anche in altre discipline troviamo molti atleti che hanno iniziato, da giovani, nella nostra associazione.

Per il nuoto citiamo i nomi di Caro Pedersoli e Mirko Di Tora, per il basket Roberto Brunamonti e Fabrizio Dalla Fiori, per lo sci Carlo Nones e Cristian Zorzi, per il volley Elena Togut e Manuela Benelli, per il ciclismo Francesco Moser, Moreno Argentin e Felice Gimondi.

“Pensare al CSI è ricordare gli anni più belli della mia vita sportiva. Sono cresciuto nella Sedrinese, la società dell’oratorio della bergamasca- raccontava Felice Gimondi– dove non si pretendevano risultati immediati ma mi è stata data la possibilità di migliorarmi fisicamente e moralmente”.

Numeroso anche il gruppo di campioni affermati in atletica leggera che iniziarono da ragazzi con il Centro sportivo Italiano: ricordiamo lo spezzino Stefano Baldini, Orlando Pizzolato,  Giacomo Crosa e Gelindo Bordin.

“Da quando avevo 12 anni correre è stato il verbo che più ho usato nella mia vita, ho cominciato nel 1972 nel Montegalda, una società affiliata al CSI, che aveva la sede vicino al paese di Longare dove sono nato- racconta Gelindo Bordin campione olimpico a Seul nel 1988 e primo italiano a vincere la maratona di Boston-. Ricordo che era del Centro sportivo italiano il mio primo allenatore, Giacomo Dalla Pria. Fu lui a scoprirmi in un gara non competitiva, dove correvamo insieme, ed a convincermi ad abbandonare il calcio, giocavo in porta, per l’atletica leggera”.

 


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