Genova saluta don Nicolò

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Mons. Nicolò Anselmi, nominato Vescovo di Rimini, entrerà nella nuova Diocesi domenica 22 gennaio.

Ieri Genova ha voluto salutarlo con un doppio appuntamento.

Alle ore 18.00 in Cattedrale c’è stata  la Celebrazione Eucaristica alla quale ha fatto seguito un momento di fraternità nel salone del Maggiore Consiglio di Palazzo Ducale.

“ Siamo qui a ringraziare tutti insieme Dio Padre. La vita è attraversata dalla gioia se non smettiamo mai, insieme a Gesù, di servire il prossimo, e se con fiducia costruiamo insieme un mondo più bello. Amare- ha detto Mons. Nicolò Anselmi nella sua omelia– non stanca mai, rendere felici e salvi gli altri è il senso della vita”.

La S .Messa è stata concelebrata dall’Arcivescovo Marco Tasca, visibilmente commosso ed emozionato, dall’Arcivescovo emerito Card. Angelo Bagnasco che oggi compie 80 anni ed al quale porgiamo i più sentiti auguri.

C’erano tutti i Vescovi della regione ecclesiastica ligure, molti presbiteri e le centinaia di persone che hanno conosciuto don Nicolò.

Molto più informale il saluto a Palazzo Ducale con un buffet offerto da Emmaus e lunghe file di ragazzi e ragazzi “cresciuti con i capelli bianchi” per poterlo salutare, per fare un selfie insieme: ex studenti del liceo D’Oria, ex parrocchiani, persone aiutate in modo concreto, soprattutto del centro storico, da quando, pur Vescovo ausiliare, aveva la responsabilità della chiesa delle Vigne.

Su un grande schermo c’era uno splendido video, preparato dalla Pastorale Giovanile, che con decine di immagini ricordava a tutti il contributo dato da don Nicolò nei suoi anni  a Genova.

Una lunga storia fatta da  incontri con i ragazzi, esperienze all’estero per le Giornate Mondiali della Gioventù, escursioni con gli scout, incontri con i Papi e molto altro ancora.

Nelle immagini che scorrevano a ritmo serrato c’era anche tanto sport, un’attività da lui svolta con passione e discreti risultati, soprattutto sci ma anche calcio.

Con lo sport e con il CSI, del quale è sempre stato guida illuminata dal punto di vista spirituale e portatore di idee innovative, ha avuto  un grande rapporto, considerando quest’attività un modo per incontrare i giovani, educare ed evangelizzare.

E’ per questo che mancherà tanto anche noi del Centro Sportivo Italiano: cercheremo di seguirne l’esempio, magari a volte chiedendogli qualche consiglio nelle già preannunciate visite a Genova.

 


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