- 28 Novembre 2021
- Posted by: Francesco Piccone
- Categoria: Formazione
Sabato 27 novembre si è tenuto a S. Desiderio nella sede di Altum Park la riunione del consiglio del CSI Liguria: all’ordine del giorno l’approvazione del bilancio preventivo 2022, la programmazione dell’attività territoriale e regionale e dell’attività di formazione.
A proposito di formazione, al termine della seduta , ci sono stati due moduli molto interessanti per dirigenti ed operatori di comitato.
Il primo, relatore Cristiano Simonetti, presidente del comitato di Chiavari e consigliere nazionale CSI, riguardava tutti gli adempimenti tecnico-burocratici ed amministrativi delle segreterie, con particolare riferimento alle pratiche assicurative, ad esempio su come bisogna fare online la denuncia di un infortunio.
Una sintesi di questo modulo formativo sarà inviato ai presidenti delle società affiliate e verrà anche pubblicato sui siti www.csiliguria.it e www.csigenova.it .
Luca Verardo, presidente CSI Liguria, ha parlato brevemente invece dello “stato dell’arte” dello sport in Italia.
Attualmente nel nostro Paese sono tre gli enti che con diverse deleghe e competenze, ed anche un po’ di confusione, si occupano di questo variegato mondo: il CONI, la società Sport e Salute ed il Dipartimento dello Sport del Governo.
Ogni anno vengono stanziati 410 milioni di euro, 370 milioni gestiti da Sport e Salute, 90 dal CONI.
Una suddivisione abbastanza eloquente di come i tempi siano davvero cambiati.
“Con la riforma del 2019 si sottolinea sempre di più infatti il carattere sociale e di prevenzione sanitaria dello sport, definendo i profili lavorativi delle persone che si trovano in questo ambito con il riconoscimento giuridico del laureato in Scienze Motorie che verrà inserito nell’insegnamento curriculare negli ultimi due anni delle scuole elementari- dice Luca Verardo-. Una riforma che disciplina anche in modo nuovo le collaborazioni amministrativo-gestionali non professionali rese ad ASD/SSD”
Ma c’è un’altra importante riforma, quella del Terzo Settore, che consentirà anche alle società del Centro Sportivo Italiano di essere riconosciute come APS, Associazioni di Promozione Sociale, e quindi di essere iscritte nel relativo registro: i vantaggi sono soprattutto di natura fiscale.
“Lo sport nell’ultimo anno e mezzo è profondamente cambiato anche a causa del Covid- dice Luca Verardo– è aumentata la sedentarietà, c’è stato un vero e proprio crollo dell’attività indoor mentre tiene quella outdoor. Si avverte negli anziani una sorta di paura di ritorno alla normalità ed è diminuita in genere la socialità. Le norme di prevenzione fanno registrare un calo generalizzato degli agonisti ed un aumento invece dell’attività più propriamente ludica. La sfida per il prossimo futuro è quella di rispondere alle esigenze soprattutto nei bambini e ragazzi delle scuole medie, affinche’ facciano attività motoria sia nelle ore curriculari che in quelle extracurriculari”.