Ekuban incontra i ragazzi a Pegli

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Nell ‘ambito delle iniziative collaterali della Philadelphia Junior Cup- Keep Racism Out, il Torneo di calcio Under 14 riservato ad oratori o realtà che facciano riferimento ad essi, presso l’Hotel Mediterraneè di Pegli si è svolto “ Incontro con il Campione”.

Caleb Ansha Ekuban, giocatore italo- ghanese del Genoa, ha incontrato i ragazzi della squadra della parrocchia S.M. Immacolata di Pegli  ed una rappresentanza delle squadre Under 15 del Genoa maschile e femminile.

All ‘incontro, come avviene ormai da un paio di anni, ha partecipato lo psicologo del Genoa Antonio Sacco che ha proposto alcuni divertenti e stimolanti test su razzismo e pregiudizi, Clara Simonini dell’Ufficio Corporate Social Responsabilty Lega Calcio della Serie A, partner del Torneo, Alessio Franchina, Coordinatore Area Comunicazione Centro Sportivo Italiano che organizza materialmente da molti anni questo Torneo che, dalla sua nascita, ha coinvolto finora decine di migliaia di ragazzi.

“ Sono sempre molto contento quando in queste occasioni incontro i ragazzi- dice Caleb Ekuban– e cerco di spiegare loro che il primo obbiettivo deve essere quello di diventare uomini e donne, soprattutto in un mondo in continuo cambiamento, non sempre verso il meglio, dove è fondamentale sapere cosa sia giusto e cosa non lo sia, cosa abbia davvero valore e cosa sia superfluo. Oggi ho visto i ragazzi attenti ed interessati. Diventare calciatori professionisti è un sogno che bisogna avere ma sempre restando con i piedi per terra”.

Sono circa 4 milioni e mezzo le persone che giocano a calcio in Italia ma solo 2.900 vengono considerati professionisti, lo 0.1 % .

La Philadelphia Junior Cup è una manifestazione agonistica prestigiosa, la Final Eight è in programma a Roma a metà maggio in concomitanza con la finale della Coppa Italia Frecciarossa , ma anche valoriale ed educativa.

Da anni veicola messaggi di inclusione e di rispetto a sostegno della campagna anti discriminazione “ Keep Racism Out” promossa dalla Lega Serie A in collaborazione con l’Ufficio Nazionale Anti Discriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri( UNAR).

“I ragazzi in occasioni come queste hanno la possibilità di confrontarsi con i loro idoli che magari anni fa erano dall’altra parte del tavolo, di fare domande e discutere su argomenti importanti come quello della lotta al razzismo ed al bullismo. E una delle bandiere- sottolinea Enrico Carmagnani Presidente CSI Genova– che il Centro Sportivo Italiano “ sventola” da 80 anni, non avrebbe senso un evento come questo se non si parlasse di valori e di educazione dei giovani che sono i nostri primi obbiettivi”.

La Lega Serie A ha omaggiato il capitano della squadra della parrocchia S.M. Immacolata di Pegli con una maglia personalizzata della Philadelphia Junior Cup- Keep Racism Out autografata da Ekuban.


I ragazzi hanno contraccambiato regalando al giocatore del Genoa la maglia con il claim “ Il calcio è amicizia”, simbolo della competizione e testimonianza tangibile del potere dello sport, capace di costruire legami, che vanno oltre ogni barriera, fuori e dentro il campo da gioco.

Infine un appunto da cronista: il format degli eventi collaterali della Philadelphia Junior Cup dovrebbe in teoria essere, per disposizione della Lega Calcio, uniforme.

Sui social si vedono cose bellissime, altre oggettivamente un po’ meno.

Alcune società  “vanno un po’ per  conto loro” e diciamo, senza polemica, che il Genoa dopo aver organizzato per due anni consecutivi questo incontro nella sala dell Hotel Mediterraneè, nel 2026 potrebbe fare meglio magari accogliendo i ragazzi nel Centro Sportivo “Gianluca Luca Signorini”, distante poche centinaia di metri.

Impianto sportivo che denominato ” Pio XII” fu costruito nel 1951 grazie all’Arcivescovo Card. Giuseppe Siri ed al CSI.


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