Anche il CSI saluta Bruno Pizzul

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Se n’é andato anche Bruno Pizzul, 86 anni, storica voce del giornalismo sportivo italiano, ex calciatore: ha commentato con il suo stile inconfondibile 16 anni di partite degli azzurri con la sfortuna di non averli mai visti trionfare.
Non se ne faceva un cruccio: riteneva solo che la nazionale di Azeglio Vicini del 1990 meritasse il titolo mondiale.

Anche il CSI lo saluta con tanto affetto perchè Bruno Pizzul è stato sempre sincero amico del nostro ente condividendone i principi educativi e la missione rivolta ai ragazzi ed agli oratori e partecipando a diverse iniziative arancio- blu.

“ Nel 2005 ebbi l’onore di averlo gradito ospite e relatore ad un convegno sui valori dello sport da me organizzato insieme all ‘Assessore Provinciale Angelo Giulio Torti-dice Enrico Carmagnani Presidente CSI Genova-La sera prima con un gruppo di amici a cena ci fu la possibilità di condividere in modo simpatico ed informale con Pizzul racconti, aneddoti e visioni comuni non solo per lo sport ma per l’ educazione dei giovani. Una autentica lezione di semplicità e signorilità che non ho mai dimenticato. Nato e cresciuto in oratorio Bruno Pizzul ha sempre rivendicato con orgoglio le sue origini e la sua formazione culturale. Ci mancherà“.

Bruno Pizzul, cosa forse non conosciuta dai più, è stato anche insegnante di Lettere alle scuole medie ed un suo motivo di vanto ed orgoglio fu quello di aver portato una classe dalla prima alla terza: fu tra i primi a proporre la lettura del giornale in aula.

La sobrietà era il marchio di fabbrica delle sue telecronache, mai sopra le righe, non amava i toni concitati : dei suoi giovani colleghi diceva “ sono bravi, tecnicamente preparati ma parlano troppo”.

Apparteneva ad un mondo, che non c’è più, dove il racconto della partita era semplicemente la colonna sonora discreta di una emozione, di una passione comune, un qualcosa di gentile ma estremamente professionale, mai banale e sciatto.
Un racconto non urlato e mai alla ricerca del sensazionale, non infarcito, come adesso in modo parossistico di dati, statistiche, iperboli  e neologismi che mortificano la lingua italiana.

Concludo questo modesto articolo con un ricordo personale: conobbi Bruno Pizzul il 1 aprile 1992 a Sofia in occasione della partita di Coppa Campioni in campo neutro fra Stella Rossa di Belgrado e Sampdoria.

In un contesto ambientale che è un eufemismo definire difficilissimo apprezzai oltre che la sua deontologia professionale, la sua umanità ed il suo profondo senso etico.

Mandi Mandi Bruno


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