- 28 Maggio 2021
- Posted by: Francesco Piccone
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“L’ho amata. Il suo movimento cosi personale e unico, mi ha incantato ed emozionato. Carla Fracci non è andata via… Restano con noi i suoi occhi penetranti, che nelle sue straordinarie interpretazioni arrivavano fin dentro l’anima. La sua grande essenza di artista e sublime interprete, finiva per mescolarsi a quella di chi la guardava, cancellando il sottile filo che separa la finzione dalla realtà, e lasciando ad occhi spalancati quel pubblico che lei sapeva rapire totalmente, con eleganza, perfezione e lirismo”.
Patrizia Campassi , fondatrice e direttrice artistica di” Arenzano in Danza”, la manifestazione giunta alla 26’ edizione e patrocinata anche dal CSI di Genova, ricorda commossa così l’ètoile scomparsa ieri.
Nel 2010 ebbe l’ onore di consegnarle il Premio alla carriera.
“Era il mese di luglio e per lei terminava un lungo decennio come direttrice del Corpo di Ballo del Teatro dell’opera di Roma, dove aveva speso a partire dal novembre del 2000 passione ed energia per cercare di dare spazio a tanti giovani talenti emergenti. I giovani – ricorda Patrizia Campassi-le stavano a cuore e ad “Arenzano in Danza”, si era mescolata fra loro, con un’umiltà fuori dal comune”.
La 26’ edizione di ” Arenzano in Danza, sempre patrocinata anche dal CSI, avrà anche un momento significativo per ricordare Carla Fracci.
“La sua forza, la sua magia la facevano risplendere di una luce che pochi hanno, una magia ed una forza che la rappresentavano in scena ma anche nella vita, perché era una donna tenace e con una volontà ed una dedizione assolute verso ciò che faceva. Da adolescente, studentessa di danza,-conclude Patrizia Campassi –il cuore mi si fermava quando la vedevo danzare e tutto di lei mi affascinava… da adulta e giovane ballerina, l’ho presa ad esempio…Carla Fracci è stata e rimarrà un grandissimo esempio per tutte le generazioni di danzatori”.