- 7 Agosto 2020
- Posted by: Francesco Piccone
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Nel palinsesto delle attività ludico-motorie degli Educamp CONI c’è anche una parte del modello formativo Sport &GO del Centro Sportivo Italiano.
Prevede un percorso di polisportività per gli Under 12 nel quale oltre alla disciplina principale, calcio, basket e pallavolo, i ragazzi sono impegnati nel triathlon di atletica leggera: una prova di corsa di 60 metri piani, salto in lungo e lancio del vortex.
Ad Altum Park il progetto è declinato in una versione che a causa delle lineee guida di prevenzione dal Covid-19, non comporta lo sport cosiddetto “portante”, principale.
Oggi abbiamo assistito ad una avvincente sfida con il vortex, un attrezzo aerodinamico sportivo, di materiale sintetico, con una coda ed un corpo centrale il cui peso è di circa 150 grammi.
Viene utilizzato nelle categorie giovanili dell’atletica leggera come attività propedeutica al lancio del giavellotto.
La gara si è disputata su un’ampia porzione del campo “B”, all’ombra.
Il regolamento prevede che il lancio sia effettuato con una sola mano facendo attenzione a non invadere il limite posto alla fine della rincorsa.
Ogni partecipante ha diritto a tre lanci che vengono effettuati a turno: la misura migliore è tenuta in considerazione per la classifica finale.
E’ possibile anche tracciare dei settori ed assegnare un punteggio ad ogni settore, dove cade il vortex.
L’obbiettivo che il CSI si prefigge con il progetto “Sport & GO”, condiviso naturalmente dagli organizzatori dei centri estivi di Altum Park, è quello di esaltare il vero desiderio di ogni bambino e ragazzo che è quello di poter giocare con i propri amici e poter sviluppare quei “talenti “ che serviranno nello sport ma anche e soprattutto nella vita.
In questa delicata fase di crescita è importante che chi coordina l’attività sportiva dei giovani abbia una visione lungimirante capace di concentrarsi non tanto sul “futuro campione” ma nell’uomo che potrà diventare, allenando il corpo, imparando le regole, gioendo nella festa, amando i compagni e gli avversari.
Un ragazzo deve poter sviluppare la propria creatività, sviluppare relazioni, senza venire subito sottoposto a giudizi in base ai risultati.
Un grande allenatore di calcio, Host Wein, diceva che “ bisogna avere pazienza, seminare bene, per raccogliere i frutti con il tempo”.