De Winter ed i ragazzi del S.G. Battista

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Con la tappa di Genova si conclude la serie di incontri nei quali i ragazzi degli oratori si sono confrontati da febbraio con i grandi campioni del nostro massimo campionato di calcio sui temi del razzismo e della discriminazione: è una delle peculiarità della Junior TIM Cup, il Torneo “ Under 14” organizzato dal Centro Sportivo Italiano insieme a Lega Serie A e TIM.

L’appuntamento era a Pegli all’Hotel Mediterranee struttura che ospita i ragazzi stranieri del Genoa CFC : oltre alla squadra dell’Oratorio S. Giovanni Battista di Sestri Ponente c’erano anche i loro coetanei delle formazioni rossoblù maschili e femminili “ Under 15” accompagnati dal Direttore Academy Genoa CFC Michele  Sbravati.

L’incontro è stato coordinato dal dirigente nazionale del CSI Maurizio Caterina: hanno portato un saluto Oumar Daffe,in rappresentanza dell’Ufficio Corporate Social Responsability di Lega Calcio ed Enrico Carmagnani, presidente CSI di Genova.

Ha interagito perfettamente con i ragazzi facendoli domande e raccontando l’emozionante storia di sport e di amicizia fra Jessie Owen ed il tedesco Luz Long, nata durante le Olimpiadi del 1936 a Berlino lo psicologo del Genoa Antonio Sacco.

Ma l’attesa di ragazze e ragazzi chiaramente era soprattutto per il 22 enne belga Koni De Winter, , una delle colonne del Genoa di questo campionato :disponibilissimo a firmare autografi ed a fare selfie .

 

“Per un calciatore professionista che ha ottenuto l’obbiettivo che si prefiggeva fin da bambino questi incontri sono molto importanti perchè si imparano tutti, reciprocamente, tante cose dal punto di vista educativo. Nel mio intervento- sottolinea Koni De Winter– ho invitare i ragazzi a divertirsi sempre perchè il calcio è uno sport fatto per divertirsi. Io sento che quando mi diverto, quando sto bene sul campo giuoco anche meglio. Nella mia esperienza italiana negli stadi non ho subito fortunatamente episodi di razzismo, ogni tanto arriva però qualcosa di brutto su Instagram. Io sono un mix di bianco e nero e quindi sono cose che non mi toccano”


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